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sabato 15 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
SPORTING REAL POMEZIA – VIGOR CISTERNA 1-1
GARA DI ANDATA OTTAVI DI COPPA ITALIA
SPORTING REAL POMEZIA – VIGOR CISTERNA 1-1
S.Real Pomezia: Romanai, Palumbo, Pettinari, Marini, Sopransetti, Schieri, Campioni, Moi, SPaziani, Petroccia, Rocchi. A disp.: Zigulic, Borghi, Russo, Novelli, Martino, Barile. All.: Mosciatti
Vigor Cisterna: Leone, Paglia, Cannistrà, Rossi (15’st Travagliane), Anselmi (34’st Campagna), Latini, Frattarelli, Salvini, Bellucci, Spinetti ( 4’st Mariti), Troisi. A disp.: Assogna, Magni, Di Girolamo, Morelli. All.: Greco
Arbitro: Cattaneo di Civitavecchia; assistenti Santoro e Carnevale di Frosinone
Marcatori: 43’pt Troisi, 11’st Sopranasetti
Note - espulso al 39’st Barile
La Vigor Cisterna impatta sul neutro di Torvaianica per 1-1 contro lo Sporting Real Pomezia. Alla vigilia della sfida si era ipotizzato un massiccio turnover in vista della gara interna del prossimo turno di campionato contro la Vis Arterna ed invece mister Greco schiera i migliori undici, lasciando in panchina il solo Assogna. Gara che inizia su ritmi blandi con la formazione ospite che pian piano guadagna metri fino a condurre l’iniziativa del gioco. La manovra dei biancocelesti porta sul finire di prima frazione al gol vantaggio, firmato dall’ex di turno, Paolo Troisi abile ad impattare di testa e girare in rete dall’altezza del dischetto. La ripresa si apre sulla falsa riga della prima frazione, con i biancocelesti abili a condurre il gioco ma all’11’, su palla inattiva, subiscono il pari sull’unica azione pericolosa dei padroni casa : spiovente dalla sinistra di Rocchi per Sopranasetti che anticipa tutti insaccando di testa dietro le spalle di Leone. Da qui in poi è un monologo Vigor con alemeno tre nitide palle gol per riportarsi davanti con il punteggio: al 20’ Troisi non aggancia da solo in area, poi Bellucci alla mezz’ora sciupa calciando fuori in diagonale. Al 38’ locali in dieci per l’espulsione di Barile; un manciata di minuti dopo clamoroso incrocio dei pali di Troisi con la sfera che sbatte sulla linea di porta e termina la sua corsa fuori. Ultimo sussulto, la fuga di Bellucci che tenta di servire sul secondo palo l’accorrente Paglia che arriva con un secondo di ritardo sul tap-in della vittoria. Dopo quattro minuti di recupero il signor Cattaneo fischia la fine delle ostilità rimandando il discorso qualificazione nella gara di ritorno al Domenico Bartolani.
San Pietro Infine,Convegno “Uomini e storie dell’Unità d’Italia”
Pieno successo del Convegno “Uomini e storie dell’Unità d’Italia”
Grande successo e notevole affluenza di pubblico ha riscosso il Convegno “Uomini e storie dell’Unità d’Italia a San Pietro Infine”, tenuto l’8 ottobre scorso, organizzato dall’Associazione Culturale “Ad Flexum”. Molti gli studiosi di storia Patria presenti in sala.
Dopo l’introduttiva di Gaetano De Angelis Curtis, Presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, e il saluto del presidente dell’Associazione “Ad Flexum” Maurizio Zambardi, hanno preso la parola il sindaco di San Pietro Infine, Giuseppe Vecchiarino, che ha profuso parole di elogio per l’interessante evento, e l’Assessore Comunale Paola Faccenda, che ha ringraziato anche lei l’Associazione per aver dato la possibilità di conoscere meglio, e in maniera approfondita, due significativi personaggi sampietresi come Antonio Alfieri d’Evandro ed Ercole Raimondi.
Di particolare interesse le relazioni che si sono susseguite. Gaetano De Angelis Curtis, che tra l’altro ha svolto il duplice ruolo di moderato e relatore al Convegno, si è soffermato, dopo una panoramica storica sugli eventi preunitari, sulla spedizione dei Mille, ripercorrendo tutte le principali tappe dei garibaldini, da Quarto a Teano, o meglio, fino a Taverna Catena, presso l’attuale Vairano Scalo, dove si ebbe il celebre incontro con Vittorio Emanuele II.
Giovanni Pagano ha parlato dell’avvocato Ercole Raimondi e delle sue prime attività cospirative a San Pietro Infine e nel territorio compreso tra le attuali provincie di Caserta, Frosinone e Isernia. Aldo Zito ha invece parlato della formazione e dell’operato dei Cacciatori del Vesuvio, il cui primo nucleo si formò a San Pietro Infine proprio ad opera di Ercole Raimondi.
La relazione di Maurizio Zambardi era incentrata sulle osservazioni fatte dal sindaco Ercole Raimondi alla Commissione d’inchiesta sul brigantaggio, meglio nota come “Commissione Massari”, dal nome del deputato che lesse la relazione al neonato parlamento italiano.
Per completare la trattazione della figura di Ercole Raimondi la parola è passata a Tiziano De Iulianis, pronipote del Raimondi, che ha fatto un’interessante ricostruzione genealogica della famiglia Raimondi e una serie di aneddoti che si sono tramandati nella sua famiglia.
Ha preso poi la parola Giuseppe Morgillo, che ha trattato di Antonio Alfieri d’Evandro, altro importante personaggio sampietrese del Risorgimento italiano. L’avvocato d’Evandro operò sostanzialmente nel Vallo di Diano nel Salernitano, dove ricoprí la carica di segretario del governo provvisorio, con a Capo Garibaldi e Matina. Fu poi eletto, nel Collegio di Capaccio, al primo Parlamento italiano, dove rimase in carica fino al febbraio del 1865, anno della sua prematura morte.
Antonio Zito ha concluso la serie degli interventi parlando dei vari discorsi fatti dal d’Evandro alla Camera. Discorsi che, raggruppati per argomenti, hanno permesso di apprezzare l’acutezza, la lungimiranza e il notevole spessore culturale di Alfieri D’Evandro.
Tutte le relazioni hanno messo in evidenza l’operato di questi due importanti personaggi del Risorgimento italiano sottolineando l’importante compito di tramandare i loro ricordi e il loro impegno per la realizzazione dell’Italia, non solo ai sampietresi ma anche a tutta la Nazione. Ed è per questo che l’Associazione “Ad Flexum” ha dato la possibilità di prenotare, durante il Convegno, la stampa di due volumi inerenti i due personaggi ed anche gli Atti del Convegni. I tre volumi, in stampa i primi due e in preparazione quello degli Atti, saranno presentati al pubblico nel corso delle festività natalizie.
Dopo il convegno, ci si è recati tutti davanti alla sede municipale, dove, Monsignor Lucio Marandola ha impartito la solenne benedizione e il sindaco Vecchiarino ha scoperto una lapide commemorativa dedicata ad Ercole Raimondi e ai Cacciatori del Vesuvio.
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